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Tipologie

Tipologie

Per cominciare si può dire che l’interesse generale per le auto sportive è risalito nel mercato a partire dagli anni Novanta, grazie alla Mazda, che nel 1990 propose un modello spider, la MX5. Attualmente moltissime case automobilistiche producono almeno un modello di auto sportiva, tra cui alcune che nascono tradizionalmente come fucine di velocità a quattro ruote, anche a livello agonistico: basti ricordare la Ferrari, la Porsche, la Lamborghini.

Come categoria automobilistica, quella delle auto sportive racchiude al proprio interno diverse tipologie, che oggi, soprattutto nel linguaggio corrente, vengono in genere usate indistintamente se non addirittura in maniera confusa.

ROADSTER
La roadster è l’auto sportiva per antonomasia, nonché la prima vera auto sportiva, creata negli Stati Uniti negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale; si parla di un periodo di tempo in cui si ebbero le prime produzioni significative nel nascente settore automobilistico, dalla famosissima Ford Model T (prodotta dal 1908 al 1928), fino alla Cadillac V16 (comparsa nel 1930).

Il modello originale, a due posti secchi, era totalmente aperto (anche se con tettuccio morbido chiudibile) e sprovvisto di finestrini; oggi invece si cerca di venire incontro a più esigenze, senza tuttavia compromettere lo stile che fa di una sportiva una roadster.

Il modello attuale contempla quindi i finestrini, ma senza montanti, è sempre una vettura leggera scoperta (con tettuccio chiudibile morbido) a due posti secchi e può e meno essere dotata di roll-bar, strutture inserite per la sicurezza dei passeggeri in caso di ribaltamento. Tuttavia oggi nessuna delle auto sportive in commercio può definirsi strettamente una roadster.

SPIDER
L’auto spider (o spyder, dall’inglese, significa “ragno”) è sempre una vettura leggera a due posti, contraddistinta in genere da trazione posteriore e posizionamento del motore davanti, nel cofano; la vera spider possedeva anche parabrezza ultrapiatto e ancora la linea molto piatta è rimasta come caratteristica distintiva.
Nella storia delle automobili italiane, fu la Fiat a produrne per prima, col modello Balilla 508 Spider del 1933; altri esempi di spider sono l'Alfa Romeo Duetto (resa famosa da Dustin Hoffmann nel film “Il laureato”), la Ginetta G32 e la Fiat Barchetta. Da non dimenticare, chiaramente,tra le estere, la già citata MX5 di Mazda, che aprì letteralmente la strada a tutte le altre.

CABRIOLET (CABRIO).
Si definisce cabriolet la versione aperta di un modello che nasce chiuso; nel linguaggio corrente, infatti, con cabriolet si intende tout-court la decappottabile. La cabriolet è dotata di un tettuccio chiudibile morbido e spesso in tela (soft top), o retroattivabile rigido, in plastica o metallo (hard top). 
Al contrario della roadster, non ha necessariamente solo due posti e inoltre è fornita di montanti per i finestrini: quindi all’occorrenza, chiudendo il tettuccio e alzando i finestrini, diventa un’auto chiusa vera e propria (come una coupé, vedi sotto). Basta la semplice possibilità di essere aperta a farne un’auto dalle connotazioni sportive, anche se poi, in definitiva, è del tutto simile al modello chiuso.
Per diventare aperta, però, l’auto deve essere sostanzialmente ridisegnata e riprogettata, ed ecco perché il modello cabrio costa di più rispetto a quello chiuso.

COUPE’.
La coupé (dal francese, “tagliato”, per la particolare sfilatezza della linea) è di fatto la versione sportiva della normale berlina, dunque è l’unico modello, fra le auto sportive, che è progettato in partenza come chiuso. 
Chi la guida avrà il brivido di possedere una sportiva, ma anche la sicurezza e un certo comfort propri solo di una berlina. I posti a sedere sono due più due, cioè due posti anteriori decisamente comodi, e due posteriori un po’ stretti: poco indicata per le famiglie.

Caratteristiche Specifiche

Caratteristiche Specifiche

A parte la bellezza estetica e le questioni di status symbol, bisogna sempre tenere presente che le auto sportive sono una diretta propagazione del mondo dell’automobilismo, vale a dire che moltissime delle loro caratteristiche interne ed esterne sono la trasposizione commerciale di elementi tecnici che contribuiscono a rendere un’automobile da competizione più veloce e più sicura delle altre concorrenti.

Spesso caratteristiche che oggi si ritrovano di serie su tutte o quasi le autovetture (abs, controllo della trazione e della stabilità, airbag, rollbar) sono il risultato di studi o applicazioni eseguiti per il mondo delle corse, ma si sono diffuse proprio a partire dalla categoria delle auto sportive; passando poi dalle auto di classe sono giunte fino alle utilitarie.

Vediamo alcuni di questi elementi.

ESTETICA.
La prima cosa che spicca esternamente in un’auto sportiva, anche per chi non se ne intende, è la linea sfilata e compatta. 
Questa aerodinamicità, che potrebbe sembrare solo frutto di un design formale, ha invece una ragione innanzitutto funzionale: funzionale alla velocità, cioè alla riduzione dell’attrito con l’aria e alla resistenza all’avanzamento.
Quindi nessun elemento sporgente, assetto basso, muso molto allungato: la forma di riferimento è quella della goccia, rivisitata in funzione del gusto e dell’utilità.
Una caratteristica divenuta tipica delle auto sportive è la presenza spesso abbondante e vistosa di prese d’aria per l’areazione del motore, che, in quanto più potente, ne ha bisogno in quantità maggiore.

MOTORE.
E’ il vero cuore dell’auto sportiva e da sempre le più importanti case di costruzione di auto sportive si differenziano proprio nella sua diversa concezione, quanto a numero di cilindri, posizionamento all’interno della scocca e inclinazione della bancata. Il motore delle auto sportive in generale presenta le seguenti caratteristiche:

• Potenza generosa. Probabilmente questa è un’altra delle prime cose che ci si aspetta dalle auto sportive: la potenza del motore per avere alta velocità e capacità di accelerazione fulminea.

• Consumi elevati. Le alte prestazioni del motore si pagano in termini di consumi: chiaramente a seconda dell’utilizzo del proprio veicolo.

• Manutenzione superiore. La perfezione e l’accuratezza con cui viene costruito un motore che “deve correre” lo rendono anche, però, più delicato e quindi più bisognoso di interventi continui.

• Rumorosità consistente. Ogni marca ha il suo rumore, che è come una voce specifica inconfondibile.

A questo proposito è curioso ricordare che il famoso direttore d’orchestra Von Karayan, appassionato di Ferrari, scrisse a Enzo Ferrari che nessuna orchestra mai, con nessun direttore avrebbe potuto riprodurre la perfezione del motore Ferrari…
E infatti il rombo di una sportiva è decisamente unico.

TECNOLOGIA.
Ultimamente l’apparato tecnologico è diventato una priorità per tutte le case automobilistiche, al fine di aumentare al massimo il comfort e la sicurezza del guidatore e dei passeggeri grazie alle ultime scoperte nel campo dell’applicazione tecnologica.
Le auto sportive però a questo riguardo sono sempre state all’avanguardia rispetto alle altre, proprio in virtù della loro diretta provenienza dal mondo delle automobili da gara. E sempre per questo bisogna sottolineare come la tecnologia nel campo delle auto sportive non sia stata utilizzata soprattutto per migliorare il comfort, quanto piuttosto le prestazioni dell’automobile.
Oggigiorno le automobili di alto livello sono ugualmente dotate di dispositivi elettronici, ma è nelle auto sportive che la tecnologia viene sempre portata al massimo livello raggiunto.

Cosa contraddistingue allora le auto sportive?
Il modo in cui la tecnologia viene applicata, rendendola cioè adeguata alle esigenze di un utente non tanto interessato ad un comfort fine a se stesso, quanto piuttosto ad una maggior padronanza del proprio mezzo in qualsiasi condizione di guida. Ecco alcuni esempi:

• il volante: proposto tipicamente in pelle e con fattezze corsaiole, su richiesta dell’acquirente può essere fornito di pulsanti, che, esattamente come per le monoposto, influiscono direttamente sulla conduzione del veicolo (per esempio sul cambio della marcia). 

• il controllo dell’assetto di marcia: negli ultimi dieci anni hanno proliferato nuove soluzioni in fatto di sospensioni e ammortizzatori e sono poi nati il controllo della trazione, il controllo della stabilità, e il controllo dell’imbardata, tutto per garantire al guidatore un comfort e una sicurezza di guida maggiori.

Nelle auto sportive tutte queste innovazioni tecnologiche sono andate ad aumentare ulteriormente una delle sue qualità principali, cioè la tenuta di strada: questo è avvenuto a scapito del comfort, ma è un pegno che il vero appassionato paga senza problemi.

ACCELERAZIONE/DECELERAZIONE.
Le auto sportive si contraddistinguono per la loro capacità di raggiungere grandi velocità in tempi brevissimi, e al contempo di frenare in spazi e tempi altrettanto ridotti.

Per quanto riguarda l’accelerazione (vedi caratteristiche del motore), basti pensare che, se un’utilitaria impiega circa 13/16 secondi per raggiungere i 100 km/h, una sportiva arriva da 0 a 100 km/h in 4/6 secondi.

Si capisce come la frenata debba essere allora all’altezza delle velocità raggiunte dal mezzo: anche in questo settore sono stati fatti numerosi progressi riguardanti innanzitutto i materiali e anche in questo caso lo sviluppo tecnologico è partito da esigenze sportive nel senso stretto del termine: i freni in carbonio prima e in ceramica poi, utilizzati da anni in Formula Uno, hanno fatto la loro comparsa nelle auto di serie (sportive) comportando un notevole balzo in avanti.
Oggi l’azienda leader nel settore degli impianti frenanti è l’italiana Brembo.

La differenza di prestazione tra le auto sportive e una comune automobile è meno evidente (frenata a 100 km/h: 30-35 m per una sportiva, 40-45 m per una comune), ma altrettanto sostanziale; se poi consideriamo che il divario aumenta in maniera esponenziale all’aumentare della velocità, ci renderemo conto come questo settore sia particolarmente considerato dalle case costruttrici.

Vantaggi e Svantaggi

Vantaggi e Svantaggi

Dopo questa panoramica, passiamo a vedere quali possono essere a nostro parere alcuni pro e contro di un’auto sportiva, tenendo conto e riassumendo le caratteristiche finora elencate.

1. La velocità

• PRO: potete raggiungere altissime velocità, se vi piace il brivido della corsa avrete di che godere.

• CONTRO: in Italia i limiti di velocità sulle autostrade raggiungono più o meno la metà del potenziale di una qualsiasi delle auto sportive (130 km/h in autostrada, 50 km/h in città).

2. Il mantenimento

• CONTRO: solo svantaggi alla voce costi di manutenzione. Le frequenti manutenzioni e il costo elevato dei pezzi di ricambio pesano molto a questo proposito; anche i consumi sono decisamente elevati, come pure i costi di bollo e assicurazione (ma così è in generale per le automobili di categoria superiore).

3. La praticità

• PRO: le auto sportive sono in genere di dimensioni contenute, quindi il parcheggio è un problema relativo. Sono perfette per le esigenze di una coppia, per gli spostamenti di breve (in città) e media (il week-end) durata; chiaramente, una coppia che voglia qualcosa di più dell’utilitaria o di diverso dalla berlina.

• CONTRO: è scomodo o impossibile il trasporto più persone; lo stesso problema si ha nel caso si abbia bisogno di un bagagliaio capiente, per esigenze quotidiane (la spesa) o occasionali (una vacanza di lunga durata).

4. Il rumore

• PRO: dal momento che il rumore rappresenta la voce della propria macchina, è fonte di grande fascino per chi la possiede e di invidia per chi la desidera.

• CONTRO: Attenzione a non superare i decibel consentiti per legge.

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